L’impianto a biogas di Vottignasco eccelle a livello nazionale

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Vottignasco premio egeaPrimo premio “Migliori pratiche bioenergy 2014” nella categoria enti pubblici

Giovedì 6 marzo – 9.45

A livello tecnico è il primo impianto in Piemonte ad avvalersi del sistema di strippaggio a caldo per l’abbattimento dell’azoto. In termini pratici ha consentito agli allevatori di risolvere il problema dello smaltimento dei liquami in agricoltura.

Più in generale, ha fatto sintesi di istanze differenti e potenzialmente anche divergenti (quelle degli allevatori, legate alla necessità di rafforzare la loro attività e quelle della collettività, legate all’esigenza di ridurre le esalazioni migliorando la qualità dell’aria), dando vita a una virtuosa sinergia territoriale tra soggetti pubblici e privati che si è tradotta in risultati tangibili ed efficaci. Sono queste le principali ragioni che hanno portato l’impianto biogas di Vottignasco ad aggiudicarsi il primo premio nazionale, nella categoria enti pubblici, “Migliori pratiche bioenergy 2014”.
Il riconoscimento, promosso da “Cremonafiere”, “Legambiente” e “Dlg international”, è stato conferito nell’ambito della quarta edizione del prestigioso “Bioenergy Italy” di Cremona. Hanno ritirato il premio, ieri mattina, il sindaco di Vottignasco, Daniela Costamagna, Massimo Cellino, responsabile del settore energie rinnovabili del Gruppo Egea e Onorato Rosso, presidente del “Consorzio allevatori Vottignasco”, rappresentanti delle tre realtà che hanno giocato un ruolo da protagoniste nella realizzazione del progetto.

 

L’impianto (potenza 1 Mw) è di proprietà di “Egea new energy”, società che fa capo alla multiutility Egea e ne costituisce di fatto il ramo operativo nel settore delle energie rinnovabili. Sorge su un terreno messo a disposizione dall’Amministrazione comunale che ha promosso l’iniziativa coordinando le sempre più pressanti istanze locali e lo slancio imprenditoriale del Gruppo Egea che in molti settori ha dimostrato la propria capacità di “far squadra” con il territorio in cui opera. Infine, l’impianto è alimentato dai liquami suini e bovini conferiti dal “Consorzio allevatori Vottignasco” costituitosi proprio per concretizzare il progetto. Il digestato da esso ottenuto, contenendo quantità di azoto ridotte grazie all’innovativo sistema di strippaggio, viene valorizzato dagli stessi allevatori attraverso lo spandimento su terreni di loro proprietà.  

 

Un impianto, dunque, più che meritevole di menzione perché, hanno spiegato questa mattina i promotori del Premio, è a “km0” (l’approvvigionamento avviene in un raggio massimo di 8 km, così come lo smaltimento dei reflui), consente una piena valorizzazione della propria produzione (energia elettrica e digestato) e ha avuto origine da un patto di filiera locale tra Comune, una società di pubblici servizi quale è Egea, e un Consorzio che riunisce 26 aziende di allevamento.
Siamo molto orgogliosi di ritirare questo riconoscimento” ha spiegato, anche a nome del Consorzio allevatori il sindaco di Vottignasco, Daniela Costamagna, “e siamo soddisfatti di aver potuto collaborare con un “partner” come Egea. L’impianto, inaugurato nel 2013, ha apportato notevoli benefici sul territorio comunale e ha riscosso unanimità di consensi”.

Anche Massimo Cellino, a nome di “Egea new Energy”, ha sottolineato come la collaborazione sia stata “proficua ed efficace. L’impianto costituisce una “best-practice” che intendiamo riprodurre anche in altri contesti, non solo del cuneese, confermando quella vocazione ad alimentare la sinergia territoriale pubblico-privato che da sempre contraddistingue il nostro Gruppo e che ben si esprime nell’azionariato dell’azienda, dove sono attualmente presenti 126 Comuni e 54 realtà industriali e bancarie della “provincia” piemontese”.